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Alluminio: differenze rispetto ad altri materiali

Dopo il legno, il materiale più diffuso nella produzione di serramenti è l’alluminio.
Purtroppo negli ultimi anni nel nostro paese ne è stato fatto un uso poco gradevole, dal punto di vista estetico, perché utilizzato come secondo infisso esterno a protezione di quello interno in legno.

Per capirlo non bisogna cercare nei centri storici, è sufficiente guardare qualche palazzina costruita negli anni ’80.

L’alluminio è un materiale dalle ottime caratteristiche di resistenza meccanica e tenuta nel tempo agli agenti atmosferici.
Purtroppo però, non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda la conducibilità termica, molto elevata, a discapito dell’isolamento termico.
Il valore di conducibilità termica λ (Lambda) dell’alluminio è molto elevata, circa 200 W/mK, motivo per cui negli anni si è passati da profili freddi ai cosiddetti profili a taglio termico, in cui il profilo in alluminio è suddiviso tra interno ed esterno mediante l’interposizione di poliammide, materiale con conducibilità termica ridotta λ (Lambda) di circa 0,3 W/mK.

Questo processo ha ridotto notevolmente i valori di trasmittanza termica Uf del telaio in alluminio, passando dai 7 W/m2K a valori prossimi, o addirittura inferiori a 2,0 W/m2K. Nonostante questi accorgimenti però, il valore Uf di un telaio in alluminio, resta comunque alto rispetto ad altri prodotti, a meno che non si scelgano sezioni importanti.

Piccola precisazione, la differenza tra un profilo con sezione da 65 mm e uno da 75 mm è solo nello spessore della poliammide. Per il resto, la parte in alluminio, resta la stessa. Il fatto di avere valori di trasmittanza termica Uf piuttosto elevati non spaventa affatto i produttori, e sono convinto che a breve troveremo in commercio profilati in alluminio a taglio termico con valori prossimi a quelli di un telaio in PVC da 70 mm, seppure con spessori maggiorati di 90 mm.

Attualmente, per migliorare ulteriormente le caratteristiche tecniche si ricorre a barre di materiali isolanti, spesso XPS, che vengono inserite nella cavità creata dal taglio termico.
L’alluminio si presta molto alle moderne architetture, sempre più alla ricerca di profili minimali. È utilizzato tutt’oggi per la produzione di serramenti di ogni tipo, facilmente assemblabile in loco, e per le sue caratteristiche è utilizzabile anche per grandi aperture. I profili sono estrusi e cavi all’interno, oltre che personalizzabili in qualsiasi colorazione, dalle tinte RAL agli effetti legno, ma anche ossidati. In alcune zone d'Italia l’alluminio viene utilizzato solo nel locali commerciali, per vetrine e facciate continue; in altre invece è richiesto anche nelle costruzioni private, soprattutto nelle moderne costruzioni, dove i committenti apprezzano sempre più le ampie superfici vetrate.

Dal punto di vista economico è difficile riscontrare differenze ben definite tra una finestra in alluminio ed una in altro materiale, poiché molto dipende dalle sezioni. Sicuramente, a parità di valori d’isolamento termico, il serramento in alluminio risulta più costoso del Pvc, ma sicuramente meno del legno, sebbene i valori d’isolamento termico raggiungibili con l’alluminio siano inferiori. Riassumendo quindi, una finestra in alluminio ha i seguenti PRO e CONTRO:

PRO: Grandi aperture, Profili minimali, Personalizzabilità.

CONTRO: Elevati valori di conducibilità termica, più costoso del Pvc ma meno del legno.

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